2024 Atlas général (archive spatiale des échanges littéraires à Tanger, à Alexandrie et à Istanbul pour un cosmopolitisme des savoirs.) Nazionalità: Francia
Categoria: letteratura

Descrizione del progetto

Il progetto Atlante generale per un cosmopolitismo dei saperi nasce dal desiderio di aprirsi alla diversità delle culture, delle idee e delle forme di creazione. Come viene immaginato il mondo altrove? La letteratura e l’arte sono mezzi che plasmano la nostra comprensione del mondo. Questa capacità mi ha sempre affascinato. Per questo ho voluto inventare uno spazio virtuale che archiviasse opere situate in luoghi diversi e le mettesse in contatto tra loro. Il desiderio di uno spazio di questo tipo nasce sia da una curiosità personale sulla diversità dell’immaginazione umana, sia dal rammarico di non essermi confrontato più spesso con punti di vista non occidentali e pensieri stranieri durante i miei studi o la mia vita. Questo interesse riecheggia anche un motivo più intimo. La mia storia familiare è una storia di migrazione. Molto presto mi sono resa conto della pluralità degli stili di vita e dei modi di pensare e dell’importanza di stabilire un dialogo tra di essi.

Guardare al cosmopolitismo significava anche cercare una risposta alla domanda particolarmente intima dell’appartenenza. Cosa ci fa sentire parte di una cultura? Di qui piuttosto che di là? Di una nazione? Di una città o di un paesaggio? Cosa struttura le differenze tra i popoli? Non c’è forse qualcosa che unisce queste differenze? Il cosmopolitismo mi sembra un’idea che può favorire una comprensione rispettosa tra gli individui, sia su scala politica globale sia su scala intima. Il Mediterraneo è un’area di movimento particolarmente ricca di storia. Mi è sembrato quindi un luogo eminentemente fertile per esplorare le mie domande. Sarebbe stato impossibile ripercorrere tutta la sua storia, quindi mi sono concentrato sulle opere create nel corso del XX secolo. Concentrarmi sul XX secolo mi ha permesso di dare uno sguardo nuovo al cosmopolitismo, dissociandolo dalla sua interpretazione egemonica da parte delle élite coloniali, e di sondare più a fondo gli eventi che hanno portato il nostro mondo contemporaneo al punto in cui si trova oggi.

Tre città si sono distinte come le prime a esplorare il cosmopolitismo attraverso l’arte e la letteratura: Istanbul, Alessandria e Tangeri. Da un lato, per la ricchezza delle loro storie e delle loro creazioni. In secondo luogo, sono tre città portuali e quindi luoghi di intenso passaggio, scambio, tensione e incontro. Per ragioni pratiche legate alla ricerca, ho finito per trascorrere molto tempo anche al Cairo, tanto da decidere di includerlo in questa prima fase dell’Atlante. Durante i miei viaggi attraverso queste quattro città, queste quattro culture, ho incontrato intellettuali, passanti, istanbuliti, alessandrini, cairoti, tanjawi e stranieri da ogni dove. Ho assorbito costantemente nuove idee. Ho cercato di scrutare ogni sfaccettatura di questa parola cosmo-polis, come se potesse collegarmi ad altri spazi e ad altri tempi, sepolti in una geologia impalpabile.

Risultato del progetto: https://general-atlas.org

Il risultato del progetto prende la forma di uno spazio online che permetterà a chiunque di navigare nella storia del pensiero umano. È uno spazio che può essere consultato da qualsiasi luogo: https://general-atlas.org. Durante i miei viaggi e le mie ricerche mi sono anche reso conto che un atlante così cosmopolita come vorrei che fosse dovrebbe includere altre forme d’arte. Ore di lavoro per tessere un tappeto o la vivacità di una curva calligrafica dell’alfabeto arabo sono altrettanto, se non di più, rappresentativi del linguaggio estetico delle culture turca, egiziana o marocchina. Calligrafia, tessitura, gioielli, musica, architettura, mosaici, racconti orali… Uno degli obiettivi futuri di questo progetto è quindi quello di allargare i propri orizzonti. Speriamo di riuscirci anche grazie ai contributi volontari dei visitatori del sito.

Biografia

Anama Kotlarevsky è nata in India nel 1998 in una famiglia caratterizzata dalla multiculturalità. Fin da piccola le piaceva ritrarre il mondo in tutte le sue diverse forme. Inizialmente ha deciso di esprimere la sua visione del mondo attraverso la fotografia. Gradualmente, la letteratura ha preso il sopravvento ed è diventata la sua passione. Frequenta un corso biennale all’École Nationale des Beaux-Arts di Parigi e un corso preparatorio all’Henri IV per approfondire i suoi interessi artistici e teorici. Entra infine all’École Normale Supérieure di Parigi, dove si laurea in filosofia con una tesi sull’opera del filosofo e poeta romantico Novalis, il cui pensiero ha avuto un impatto duraturo sulla sua percezione delle cose. Questa filosofia è stata anche all’origine di alcuni aspetti del suo progetto Atlas général per la borsa di studio 2024 della Fondazione Marc de Montalembert. Dopo aver completato il master, si è trasferita a Venezia, dove ha lavorato per la Fondazione Guggenheim. La sua formazione filosofica le ha permesso di trascorrere un periodo a Napoli grazie a una borsa di studio dell’Istituto di Filosofia (IISF). Vive tra la Francia e l’Italia, dove, oltre alla ricerca teorica, scrive narrativa e poesia.